(IN)SANA REALTÀ
Ricordo la prima volta che iniziai a scrivere, ero alle elementari, poggiai la penna e l’inchiostro iniziò a riempire le righe di quel foglio, da lì capii cosa volessi fare da grande, la scrittrice.In quinta elementare scrissi il mio primo racconto, quello di una lunga serie, che decisi di tenere per me, ciò che scrivevo era a scopo prettamente personale. Arrivata alle scuole medie, misi a nudo per la prima volta i miei pensieri in quei primi temi e fortunatamente la professoressa Stefania Papini , notandomi, non mi fece mai perdere la voglia di inseguire il mio sogno, anzi, la moltiplicò, mostrandomi quanto potenziale io potessi avere. Finalmente, dopo anni di fogli sparsi per la cameretta, dopo momenti di debolezza personali, sconforti, lacrime, esperienze negative, sacrifici e molto altro, sono riuscita a pubblicare il mio primo libro, sperando che questo sia solo l’inizio della lunga carriera che vorrei percorrere.Ringrazio infinitamente la professoressa Stefania Papini per la correzione del libro, ma non solo, la ringrazio per aver sempre creduto in me anche quando non ci sentivamo. Ringrazio infinitamente mia figlia Margot, perché senza di lei, probabilmente, non avrei mai trovato il coraggio di pubblicare per la paura di fallire, la voglia di renderla fiera di me ha sormontato ogni timore. Nonostante le difficoltà, i sogni possono essere raggiunti.
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